CITTÀ D' ARTE
Prato deve rigorosamente essere annoverata fra le città d'arte, ma al ragguardevole patrimonio storico - artistico unisce la vivacità tipica del fiorente polo industriale. Nota fin dal Medioevo per l'ottima qualità dei suoi prodotti tessili e manifatturieri, oggi Prato è una città che coniuga armoniosamente il dinamismo del polo industriale e commerciale ad una qualificata offerta artistica e culturale, con numerosi musei, teatri, e prestigiose istituzioni.
L'area pratese fu colonizzata in epoca etrusca, entrò nell'orbita del potere romano e successivamente venne rasa al suolo, nel VI secolo, durante la guerra gotica. Prato conobbe un periodo particolarmente florido sotto i Longobardi, poi divenne feudo degli Alberti espandendo la sua area di influenza e dotandosi di ordinamenti repubblicani. La crisi economica e demografica, aggravata dalla conquista fiorentina nel 1351, non riuscì a piegare la fiorente attività tessile di Prato che rifiorì nel periodo rinascimentale. Nel Seicento la ripresa pratese si consolidò e dalla metà dell'Ottocento prese avvio un poderoso processo di industrializzazione, proseguito nel corso del secolo successivo. Prato conserva in parte il volto medievale, pur prevalendo nell'aspetto del centro storico la veste sette-ottocentesca.
Da piazza San Marco si raggiunge Santa Maria delle Carceri, che offre al visitatore la possibilità di scoprire sia il Castello dell’Imperatore, esempio unico di architettura sveva nell’Italia centro - settentrionale, che la Chiesa omonima, capolavoro architettonico di armonia e sobrietà costruito nel 1485 sui resti di un’antica prigione, per volere di Lorenzo de’ Medici.
Proseguendo si incontrano la Chiesa di San Francesco, una bella costruzione del tardo Duecento con la facciata in marmo verde pratese e, poco distante, Palazzo Datini, un raro esempio di dimora privata tardogotica sorto alla fine del Trecento come residenza del mercante e banchiere Francesco Datini. Piazza del Comune è il centro geometrico e simbolico dell’antico nucleo urbano di Prato, racchiuso da poderose mura esagonali. Sulla piazza si affaccia il Municipio che conserva, nel Salone del Consiglio, una Quadreria di ritratti di benefattori e governanti. Sotto le logge del Palazzo Comunale si trova il Museo del Tessuto, l’unico in Italia interamente dedicato all’arte e alla tecnologia tessile.
L’imponente Palazzo Pretorio ospita il Museo Civico che raccoglie vaste collezioni di capolavori del Trecento, del Cinquecento e del Tardo Barocco.
Percorrendo via Manzoni si raggiunge il Duomo di Prato, sorto sull’antica Pieve di Santo Stefano. Si tratta di uno splendido esempio di architettura romanico - gotica, arricchito da un campanile del tardo Duecento. La facciata bicroma, realizzata con alberese chiaro e marmo verde pratese, è impreziosita dal bellissimo pulpito di Donatello e Michelozzo, utilizzato per l’ostensione della Sacra Cintola della Madonna, la reliquia più venerata dai pratesi. Niente meglio della Sacra Cintola, una cintura tessuta in lana finissima, poteva svolgere meglio il ruolo di reliquia per Prato che la conserva all’interno del Duomo in una cappella omonima. La leggenda della Sacra Cintola, secondo la quale fu San Tommaso a riceverla direttamente dalle mani di Maria al momento dell’Assunzione, è narrata in due serie affrescate di Agnolo Gaddi e Bernardo Daddi, visibili in Duomo.
Il Palazzo vescovile ospita il Museo dell’Opera del Duomo dove si conservano capolavori pittorici, arredi sacri, miniature e da qui si imbocca via Garibaldi, ricca di negozi e locali pubblici. Da via Convenevole si raggiunge la Chiesa di San Domenico, edificio gotico sorto fra il XIII e il XIV secolo con annesso il convento che ospita il Museo di Pittura Murale nel quale si ammirano sinopie, affreschi e graffiti.
Progettato da Italo Gamberini ed inaugurato nel 1988, il Museo d’Arte Contemporanea di Prato è una modernissima struttura che ospita il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
Le collezioni permanenti mostrano opere di maestri contemporanei italiani e stranieri, mentre le esposizioni temporanee costituiscono la finestra toscana sul panorama artistico internazionale dei giorni nostri. Il centro è attivo con attività didattiche, di informazione e ricerca, possiede una fornita biblioteca specializzata ed organizza incontri, spettacoli, proiezioni e concerti, proponendosi come la punta di diamante dell’attività culturale pratese.
Carmignano ospita il Museo della vite e del vino, inaugurato nel ’99 ed affidato in gestione alla ProLoco.
Il museo intende raccontare la storia del vino, del territorio e della gente di Carmignano, dal periodo etrusco fino al Rinascimento e al Novecento.
Montemurlo è il secondo comune della Provincia di Prato, delimitato ad Est dal complesso collinare del Monteferrato e ad Ovest dal torrente Agna, e dominato dalla superba Rocca del X secolo, una severa costruzione di forma irregolare circondata da un parco di lecci. La roccaforte di impianto medievale fu trasformata in residenza signorile nel corso del Cinquecento e nel 1537 fu teatro della capitolazione di Montemurlo davanti ai Medici di Filippo Strozzi.
Prato offre innumerevoli occasioni per fare acquisti, in primo luogo nelle fabbriche del polo tessile più importante d’Europa, posto ad Est del centro storico.
Negli spacci aziendali di molte manifatture pratesi si possono fare eccellenti acquisti a prezzi davvero interessanti e, per chi non volesse allontanarsi dalle suggestive vie del centro storico, ci sono innumerevoli occasioni per fare acquisti nelle botteghe artigiane. Prato, nonostante l’anima industriale, non ha infatti perso la caratteristica tipica delle botteghe, dove gli artigiani artisti da tempo immemorabile si esprimono lavorando il legno, il ferro, le argille, il vetro, l’oro e le pietre preziose. Le fattorie sparse nella zona di Montalbano, nella zona sud della provincia di Prato, costituiscono un’altra possibilità per concedersi un regalo: vino e olio pregiati, prodotti artigianali e tipici si vendono direttamente nei casali e nelle fattorie che impreziosiscono la campagna pratese.
UN PO' DI STORIA....
L'area pratese fu colonizzata in epoca etrusca, entrò nell'orbita del potere romano e successivamente venne rasa al suolo, nel VI secolo, durante la guerra gotica. Prato conobbe un periodo particolarmente florido sotto i Longobardi, poi divenne feudo degli Alberti espandendo la sua area di influenza e dotandosi di ordinamenti repubblicani. La crisi economica e demografica, aggravata dalla conquista fiorentina nel 1351, non riuscì a piegare la fiorente attività tessile di Prato che rifiorì nel periodo rinascimentale. Nel Seicento la ripresa pratese si consolidò e dalla metà dell'Ottocento prese avvio un poderoso processo di industrializzazione, proseguito nel corso del secolo successivo. Prato conserva in parte il volto medievale, pur prevalendo nell'aspetto del centro storico la veste sette-ottocentesca.
ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ
Da piazza San Marco si raggiunge Santa Maria delle Carceri, che offre al visitatore la possibilità di scoprire sia il Castello dell’Imperatore, esempio unico di architettura sveva nell’Italia centro - settentrionale, che la Chiesa omonima, capolavoro architettonico di armonia e sobrietà costruito nel 1485 sui resti di un’antica prigione, per volere di Lorenzo de’ Medici.
Proseguendo si incontrano la Chiesa di San Francesco, una bella costruzione del tardo Duecento con la facciata in marmo verde pratese e, poco distante, Palazzo Datini, un raro esempio di dimora privata tardogotica sorto alla fine del Trecento come residenza del mercante e banchiere Francesco Datini. Piazza del Comune è il centro geometrico e simbolico dell’antico nucleo urbano di Prato, racchiuso da poderose mura esagonali. Sulla piazza si affaccia il Municipio che conserva, nel Salone del Consiglio, una Quadreria di ritratti di benefattori e governanti. Sotto le logge del Palazzo Comunale si trova il Museo del Tessuto, l’unico in Italia interamente dedicato all’arte e alla tecnologia tessile.
L’imponente Palazzo Pretorio ospita il Museo Civico che raccoglie vaste collezioni di capolavori del Trecento, del Cinquecento e del Tardo Barocco.
Percorrendo via Manzoni si raggiunge il Duomo di Prato, sorto sull’antica Pieve di Santo Stefano. Si tratta di uno splendido esempio di architettura romanico - gotica, arricchito da un campanile del tardo Duecento. La facciata bicroma, realizzata con alberese chiaro e marmo verde pratese, è impreziosita dal bellissimo pulpito di Donatello e Michelozzo, utilizzato per l’ostensione della Sacra Cintola della Madonna, la reliquia più venerata dai pratesi. Niente meglio della Sacra Cintola, una cintura tessuta in lana finissima, poteva svolgere meglio il ruolo di reliquia per Prato che la conserva all’interno del Duomo in una cappella omonima. La leggenda della Sacra Cintola, secondo la quale fu San Tommaso a riceverla direttamente dalle mani di Maria al momento dell’Assunzione, è narrata in due serie affrescate di Agnolo Gaddi e Bernardo Daddi, visibili in Duomo.
Il Palazzo vescovile ospita il Museo dell’Opera del Duomo dove si conservano capolavori pittorici, arredi sacri, miniature e da qui si imbocca via Garibaldi, ricca di negozi e locali pubblici. Da via Convenevole si raggiunge la Chiesa di San Domenico, edificio gotico sorto fra il XIII e il XIV secolo con annesso il convento che ospita il Museo di Pittura Murale nel quale si ammirano sinopie, affreschi e graffiti.
ARTE CONTEMPORANEA A PRATO
Progettato da Italo Gamberini ed inaugurato nel 1988, il Museo d’Arte Contemporanea di Prato è una modernissima struttura che ospita il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
Le collezioni permanenti mostrano opere di maestri contemporanei italiani e stranieri, mentre le esposizioni temporanee costituiscono la finestra toscana sul panorama artistico internazionale dei giorni nostri. Il centro è attivo con attività didattiche, di informazione e ricerca, possiede una fornita biblioteca specializzata ed organizza incontri, spettacoli, proiezioni e concerti, proponendosi come la punta di diamante dell’attività culturale pratese.
I DINTORNI DI PRATO
Carmignano ospita il Museo della vite e del vino, inaugurato nel ’99 ed affidato in gestione alla ProLoco.
Il museo intende raccontare la storia del vino, del territorio e della gente di Carmignano, dal periodo etrusco fino al Rinascimento e al Novecento.
Montemurlo è il secondo comune della Provincia di Prato, delimitato ad Est dal complesso collinare del Monteferrato e ad Ovest dal torrente Agna, e dominato dalla superba Rocca del X secolo, una severa costruzione di forma irregolare circondata da un parco di lecci. La roccaforte di impianto medievale fu trasformata in residenza signorile nel corso del Cinquecento e nel 1537 fu teatro della capitolazione di Montemurlo davanti ai Medici di Filippo Strozzi.
Shopping a Prato
Prato offre innumerevoli occasioni per fare acquisti, in primo luogo nelle fabbriche del polo tessile più importante d’Europa, posto ad Est del centro storico.
Negli spacci aziendali di molte manifatture pratesi si possono fare eccellenti acquisti a prezzi davvero interessanti e, per chi non volesse allontanarsi dalle suggestive vie del centro storico, ci sono innumerevoli occasioni per fare acquisti nelle botteghe artigiane. Prato, nonostante l’anima industriale, non ha infatti perso la caratteristica tipica delle botteghe, dove gli artigiani artisti da tempo immemorabile si esprimono lavorando il legno, il ferro, le argille, il vetro, l’oro e le pietre preziose. Le fattorie sparse nella zona di Montalbano, nella zona sud della provincia di Prato, costituiscono un’altra possibilità per concedersi un regalo: vino e olio pregiati, prodotti artigianali e tipici si vendono direttamente nei casali e nelle fattorie che impreziosiscono la campagna pratese.
